Quando la persona che più amo al mondo
mi ha promesso che la vita riserva delle sorprese
mi sono aggrappata a questa speranza
come si prende una medicina per il dolore
quando lo senti nelle ossa, nella testa, nello stomaco,
quando è talmente forte
che la notte ti alza le coperte e ti svegli
che tremi e sudi per la paura
che non ti abbandoni più.
Non c’è niente di soprendente
nel cambiamento che segue una rinascita:
l’anima sbriciolata si ricompone sempre
ma mai nella stessa armonia.
I pezzi grandi si riuniscono subito,
quelli piccoli si infilano dove trovano posto
ed alcuni volano via
persi nella storia, nello spazio e nel tempo.
Ho trovato le sorprese di cui mi parlava
mio padre.
Sono meravigliata:
le persone si ricredono.
Senza volere, perché non ne hai la forza,
scopri che vicino a te
ci sono amiche
la cui solidarietà e complicità,
prima oscurate dal cancro appena strappato dal corpo,
sono più forti del dolore,
la cui generosità supera il ricordo
della persona che ero
e delle porte tante volte chiuse
davanti ad una mano tesa o ad un sorriso.
… le mie sorelle mandate
dalla storia, dallo spazio e dal tempo…
la vita davvero riserva queste sorprese meravigliose.