Vago nel deserto cosmico dell'incopiiuto
e nascondo ogni attimo per paura di non ritornare...
Incontro cento e mille volte il volto del peccato
e mi nascondo in una maschera di cera che si scioglie rapidamente al sole
I 31 re che calpestano il mio volto sono paranoici e rozzi
ed il castello delle glorie dipinte è solo un miraggio
Finiremo mai il nostro capolavoro?
Innalzeremo ancora bandiere contro gli altri?
Invocheremo vanagloria per il piacere di pochi?
Assuefatti e castrati ci accingiamo a morire
nel sentiero galattico dell'illusione,
abbandonati e assopiti a un sole avido di peccato
I ricordi della paura sono ancora vivi
e le orchestre suonano una musica cupa che non non terminà mai
La legge compare e la poesia svanisce
In un mondo dove politica e religione
insabbiano i nostri volti e ci rendono peggiori
In un mondo in cui "i privilegi" sono "l'unica legge"
e le orme dei poveri svaniscono nei loro stessi occhi...
In un mondo in cui l'ignoranza è padrona
ed innalza vittoriosa il suo vessillo
In un'epoca di decadenza dove la corruzione dilaga
e ti sorpassa veloce come il vento, lasciandoti INDIETRO
In un'epoca in cui i bombardamenti sono chiamati pace.
Questo e altro ancora c'inaridisce sempre più...
Siamo piante secche, cactus di nuova generazione,
MUTAMENTI GENETICI CONDIZIONATI,
Le rimembranze di un passato ormai lontano
Lo STIVALE ROTTO di un GIGANTE POTENTE.