So che esisti al di là
del dichiararti assente
So che vivi nel cono di luce
dal quale, cosciente,
mi sono spostata
per non fare ombra
alla tua vita nuova.
Spinta da forza a me oscura
ho armato la tua mano
contro di me:
solo il sangue vivo
della mia ferita
poteva staccarmi da te.
Convinti di volerlo
ci siamo uccisi l'un l'altra
lasciandoci a terra
esangui,
senza più parole,
nell'attesa che altro,
che altri
ci portino in dono
una vita
uguale e diversa,
un'anima nuova.
Tu in luce,
io in ombra,
tu fuoco io acqua,
come bianco e nero,
come vita e morte,
come inizio e fine
Restiamo i due estremi
un tempo congiunti,
di nuovo lontani,
di uno stesso filo ora teso
che a terra, sfibrato,
riposa.