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MASCHERA DI VENEZIA (PARTE SECONDA)

Continua a fissarmi
Mi mette a disagio
Sudo
Cosa vuole?
Che ha da guardare?
Mi sta facendo incazzare.
Volto lo sguardo altrove-dovunque
Lui fissa sempre-comunque.
Non colgo più l’attimo
Non tanto quanto prima
L’ispirazione si nasconde
Pigrizia e pigiami
Al contrario
Sempre meno.
Sfacciati ed invadenti.
Forse io son il vigliacco
Io che mi nascondo
Artefice consapevole del danno
Che se ne lava le mani
Per meschina innocenza.
Negare
Negare
Negare.
Povero Cristo crocifisso
Che bestemmia dal dolore.
Vivo nell’apatica ipocrisia
D’ogni mio timore
Ho più dubbi che pensieri
Chi mi credo di essere?
Chi cazzo credo di essere?!
Non saluto più i vicini
Piango sbuffando
E piscio da seduto.
Non so come andrà a finire
Non so se cagherò domattina
Solo sembra sempre più
Un mondo in cui sia
Sempre e solo carnevale
E allora
Una qualche maschera
La si dovrà pur portare

 

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