In una fantasmagoria di luci e colori si scartano regali;
spumeggiano nelle sontuose dimore vini pregiati,
brindisi per un nuovo Natale sul desco scintillante.
Effimera allegria di una magica notte
che illumina i volti ma non riempie i cuori.
Lì, fuori, l’altro Natale:
quello dei diseredati, degli indigenti, dei barboni,
che bevono l’amaro calice in questa Notte Santa.
Ancora una volta un bimbo nascerà in una stalla,
ancora una volta una mamma lo cullerà,
ancora una volta i pastori offriranno miseri doni
ed una stella luminosa un cammino traccerà.