Ricordo oggi come allora
padre mio,
le tue mani nelle mie,
fredde come la tua bella vallata
innevata di bianco puro,
il sole rispecchiava
il cristallino ghiaccio
e tutto intorno un ovattato silenzio
interrotto dal suono
di campane a festa.
Sentivo lo scorrere del tuo sangue nelle vene
messe troppo in evidenza
dalla tua malattia.
Per un attimo
il mio cuore smise il suo battito,
con voce afona
mi parlasti di te,
di ciò che io sapevo già,
parlasti di lei,
della tua donna,
con rammarico e delusione.
Tua madre!
solo lei, unico amore vero.
Espressioni di dolore
solcarono il tuo viso,
uomo dignitoso, orgoglioso
nascondevi la tua sofferenze
tra le pieghe di un guanciale
ormai intriso di sudore.
Hai lottato per la vita
con fede e speranza.
Tu consapevole
in attesa della morte.
Mi abbracciasti in silenzio,
perchè l'amore non ha parole,
il tuo corpo stanco,
ormai senza forza,
diede addio alla vita.
Fu per noi
l'ultimo abbraccio.
31/12/1999