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Non mi va

Devo
o
Voglio
scrivere
ma non riesco
più
a provare le sensazioni di un tempo.
Cammino,
quello si,
o guido nel buio,
o nella semi oscurità
di notti chiare,
ma non riesco più
a creare parole.
Sarà che sto invecchiando,
o sarà che non sopporto più
nessuno di voi,
flaccidi mucchi di carne insensata,
o forse non amo me stesso,
o sono fiacco,
o indifeso.
Oppure sarà che sono stanco di tutti questi
“o”,
dei dubbi duri che non se ne vanno,
delle angosce di uomo,
dell’istinto beffardo che mi spinge
a tener alta la guardia anche quando vorrei solo
arrendermi.
In silenzio,
senza proclami né lacrime
senza nuvole nere.
Forse dovrei solo far ordine,
adesso che manca sempre meno tempo,
in tutti i momenti distrutti della mia vita,
nei cocci che pungono
e continuano a formare altre schegge,
ma non mi va,
sarebbe come alzarsi per raccogliere un calzino
che prima o poi tornerà in quell’angolo.
Mi limito a vivere,
a guardarmi in torno,
in un’intimità brutale
che puzza di terra secca,
e aspetto.

È tutto sbagliato?

 

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9 commenti:

  • Paola Pinto il 14/08/2010 20:54
    ... momenti su, momenti giù... lasciati andare, sei bravissimo!
    Un inchino...

    Ciao Duccio e tanti auguri per il tuo libro.
    paola
  • Rocco Burtone il 06/07/2009 14:29
    Il dubbio è del filosofo razionalista, è del poeta, è dell'artista che cerca.
  • Anonimo il 13/05/2009 13:46
    "sarebbe come alzarsi per raccogliere un calzino"..
    Lasciali a terra i cocci del tuo vaso, non c'è miglior poesia d'una stanza disordinata.
    Bravo..
    Ch.
  • gabriella zafferoni sala il 02/01/2009 20:02
    la tua intimità non è poi cosi brutale, altrimenti non avresti questa eleganza comunicativa, anche se urlata..
    duccio, hai anche un nome nobile.. D. di Boninsegna
  • Ugo Mastrogiovanni il 19/12/2008 16:46
    Forse proprio con questi dubbi e con questi forse si riesce a creare questi versi.
  • Michelangelo Cervellera il 26/11/2008 22:35
    Una poesia che sembra rinunciare a nuove emozioni, ma la domanda alla fine rimette tutto in gioco. Ciao Duccio.
    Michelangelo
  • Riccardo Brumana il 26/11/2008 22:00
    non trovo più il Duccio che conoscevo in queste parole... dovè la voglia di giocare, sperimentare, deridere le difficoltà della vita...
    dov'è Duccio? non lo trovo più... e questo mi dispiace.
  • Anonimo il 26/11/2008 19:37
    Duccio, in questa tua poesia, rivvivo alcuni dei miei momenti...
    quel rifiuto che invade la mia anima, ma poi lei, è più forte, vince sulla mia debole arresa.
    Complimenti Duccio, mi è piaciuta, è carica di tante domande che forse non hanno risposta, o se le hanno, preferiamo ogni tanto ignorarle..
    Ciao
    Angelica

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