Un'acqua gelida
picchia
sul vetro del cuore
e lascia scivolare
i ricordi
che passano stridendo
su questi binari del dolore
e conducono
ai confini di un nulla.
In questo loro incedere,
chiudo gli occhi
ad ascoltare il respiro
di un mare irrequieto
che è anche il mio respiro,
non ritmato,
che mi pulsa nuova linfa
nelle vene.
Ed allora,
stringo nel mio pugno
altri granelli di Vita,
e piango,
aspettando di vedere
ancora
sorgere il sole.