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Nel dì del compleanno di Giuseppe

Quale la tua genìa che scese il monte
per fare di Partenope suo nido
tu scendi l’aere fino all’orizzonte
della vision pacata, in cui confido

anch’io in quei momenti di bisogno
di solida certezza, e se ragione
non mi acquieta il turbolento sogno.
Così, Giuseppe, tu mi sei di sprone

come in passato, all’ordine puntuale
di cui sei costruttore delicato
e a coltivare il genio naturale

che mirano le due metà del mondo,
tu valido ingegnere e amico amato
dei cui bei versi godo e mi circondo.

 

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5 commenti:

  • giulio costantini il 12/05/2011 23:55
    bel sonetto.. lirica in stile classico... pochi ci riescono ancora al giorno d'oggi...
  • Giuseppe ABBAMONTE il 21/03/2010 12:44
    Cara LadyJane
    non sai quanto di vero c'è nel tuo commento che rende giustizia alla tua sensibilità artistica. Sì perchè Nicola in gioventù si è dedicato alla ricerca di opere poco conosciute di Dante, giungendo a ritrovare dopo infaticabili ricerche degli espurgati danteschi che mostrano un Poeta nuovo, diverso, inatteso, intenso.
    Espurgati che costituiscono un'autentica "chicca" nell'ambito della letteratura italiana di cui tutti noi, umili lettori, dobbiamo essere grati al grande Nicola e che probabilmente ne hanno anche ispirato ed influenzato lo stile, come tu hai chiaramente riconosciuto.
    Un abbraccio a tutti e due e buona domenica
    Giuseppe
  • Nicola Saracino il 20/03/2010 13:54
    Cara ladyjane, mi fa piacere che questo sonetto abbia trovato sì gentil lettrice nella casa che riporta, sulla buca delle lettere, il nome mio e di Giuseppe... e che non è il Parnaso! N
  • Anonimo il 20/03/2010 02:13
    Molto bella. Scritta all'antica. Sembra un sonetto di Dante.
  • Giuseppe ABBAMONTE il 10/12/2008 07:19
    Nicola
    che dire di fronte a versi così sentiti, belli e musicali. Di certo sono gli auguri di compleanno più poetici che abbia mai ricevuto. Dei quali ti ringrazio pubblicamente.
    E che ricambierò presto.
    Grazie ancora Nicola.
    Lasciami aggiungere che sono anche lieto che il mio compleanno ti sia servito per ritornare a scrivere dopo un periodo di riflessione che stava durando troppo a lungo, privando noi, tuoi affezionati lettori, delle tue isipiratissime poesie.
    E sono anche lieto che la poesia che hai dedicato al mio compleanno sia la tua 63-esima opera. Aspetttiamo con ansia... le prossime due.
    Un abbraccio
    Giuseppe

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