Seduto sulle mie colline vulcaniche
con la mente offuscata dal tempo
osservo le maree
dei minibus che avanzano da est e
delle carrette del mare che risalgono verso nord
L’ondata si è infranta sul palo di cemento
posto all’uscita secondaria della stazione
dov’è appeso un foglio con scritto:
“Affittasi Lussuoso Posto LETTO Telefonare…”
Ricordi genetici mi parlano di baracche,
di stive di terza classe, di miniere, di terre incolte
Dopo un lento riflusso, il Palo,
sottoposto a un’attenta analisi,
si rivela fortemente incrostato di sogni