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... da dove arriva tutto questo?

Da dove arriva una canzone?
Da dove arriva un’emozione?
Che treno prende per salire fino al cuore?
Cos’è che carbura il tuo amore?
Dov’è che diventa dolore?

Qual è la marcia corta?
Qual è la marcia lunga?
Qual è la miscela giusta?
Di cos’è fatta la benzina che mi circola nelle vene?
Perchè ogni tanto mi sento intasato
e va solo la retro?

Da dove viene questa voglia di caffè?
Da dove viene il bisogno di te?
Perchè mi sento di troppo
anche quando sto da solo?
Che cos’è che io mi vado stretto?

Da dove arriva il tuo peggio?
Da dove arriva il tuo meglio?
Dove ti sei perso?
Cosa hai nascosto?
Cos’è che ti fa stare in pace con il Mondo
quando dentro sei tutto marcio?

Da dove arriva la voglia di viaggiare?
Da dove arriva la voglia di cantare?
Dove si sono perse le parole?
Dove nascono le speranza?
Dove dormono i miei incubi?
Dove bruciano i miei sogni?

Quanto è sporca la mia anima?
Quanto è grossa la mia colpa?
Quanto vecchia è la mia speranza?
Quanto giovane è la mia ignoranza?
Quanti scheletri nella stanza?
Quanti sbagli nella testa?

Che cos’è che ti fa venir voglia
di aprire la porta
quando sai che è la morte a bussare?
Da dove arriva questo gusto per il rischio?
Questa fame?
Questa sete?
Questo vuoto da riempire
dov’e?

Da dove arriva tutto questo?
Da dove arriva ciò che mi fa Uomo?
Dov’è se c’è
il senso di questo viaggio?
Da dove ha avuto inizio?
Cosa avrà come tramonto?
. . .

 

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1 commenti:

  • Giulio Caso il 23/12/2008 17:31
    L'eterna domanda dell'uomo: perché?
    Solo che Fabio la fa penetrare nelle cose di tutti i giorni, nei bisogni come nelle, apparenti, certezze.
    C'è un test di psicologia che richiede di esprimere un'emozione, di scrivere un aggettivo alla parola "muro". Molti scrivono solo il colore bianco (che non sempre è un segno di vita), pochissimi si pongono la domanda di cosa c'è al di là del muro. Ed è proprio il tramonto della fine della poesia in analogia con questo porsi il quesito: " Cosa c'è dietro il muro".

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