Il silenzio raccoglie il sogno infranto...
perso nel vento odoroso di brezza marina
che fluttuando...
serpeggia nel bosco di fine agosto.
L'alba è solo il tramonto
che scivola triste..
nel vuoto della discordia.
Avverto un freno a ciò che è azione
tinta di prevedibile follia...
e una presenza guida il mio pensiero
dove regna la sorpresa...
dove profonda lucidità
mostra nell'umiltà...
il saggio intento.
È il richiamo dell'impeccabilità
che sfuma di contrasto ogni lacrima...
scrive il colore della vita
ma nasconde il dolore della solitudine.
Quanto vorrei essere me stesso
nello smarrito sorriso...
e riabbracciare forte
al mio cuore inquieto...
l'attesa della consapevolezza.
Non voglio più riconoscermi allo specchio
come nell'attimo prima...
desidero soltanto
il calore dell'eco del destino...
che fatale ritorna da te
con il suo messaggio eterno...
come promessa...
che la verità... aveva reso felice.