Nell'ivi dond'opra mia pulsante nacque,
pel canto di dolo d'alma insana,
et silente, et sorda, mai vi tacque
dell'esser vana, nel divenir soprana
s'erge or amplio; velo d'arconte.
Dal ciel celò l'anfratto et ctonia fonte
chetata pel veto d'ala ch'è ita a meta,
et l'Io ch'or suo desio ha perso
perversa, sol in vestigia d'asceta,
nella speme di riesumar l'antico verso.