E impazzisce l’anima mia
al pensier della scollata carne
in pasto misero al tempo gettata.
E furibondo è il cuore che in fusione
perfetta il tutto ha plasmato.
Ruotano mondi assenti a sostenere
braccia che lacrime in seno scivolar
non sanno.
Giocare a rompere specchi e affondarne
il suono, rimasugli umani di un’estasi sorda,
mentre l’acqua scorre nel profondo
amore mio che ascolta, parole smorzate
da abbandonare al vento.