E... se ti si capovolgesse
come si fa un calzino,
riempiresti l’etere
d’agrumi e rosmarino,
di squillanti tamburelli
e pazze tarantelle,
di risotti e spaghetti al ragù
e di canti nel dipinto di blu.
Di sospiri a tramonti dorati
e preghiere per desii agognati.
Italia mia,
verrebbe giù terra d’accoglienza,
per ricoprire i popoli di speranza.