Il mare era vicino, negli occhi;
grida gioiose bucavano i timpani,
il sole proiettava ombre lunghe di ferri
facevano da muro fra VOI... e la libertà.
Piccoli passi torturavano il polveroso cortile;
ristretto... per Ruscelli alla fonte del tempo.
Imbrogliavano la loro vita correndo,
mentre TU difendevi il tuo angolo... triste.
Noi, come intrusi, eravamo li per Te
senza il tuo viso, senza sapere se c’eri.
Alla prima caramella fummo prigionieri;
circondati dalla gioia, dalla voglia di fuggire... da li.
Occhi e mani che frugano il cuore
scavano baratri di vergogna;
non si semina un Seme senza terra
e quando nasce... non gli si nega la pioggia.
Non si torna verso casa senza un Fiore
da un giardino che del niente fa allegria;
non si sceglie, non si compra... si riceve!
TU... quello triste... tanta gioia ci portasti.