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Un'emigrata

Alla stazione colombe volavano
e una donna infreddolita afferrava il suo paniere,
“Non è possibile andare avanti così
forse domani moriremo, amore,
il pane non è mai bastante
e la fabbrica mi uccide,
alla sera solo un cane
e una fredda prigione,
non so se mi basterà il cibo
e questo paniere è mezzo vuoto
ma la fabbrica è grande
e là si sorride
e tu non ci sarai,
forse mi chiederai qualcosa l’anno prossimo
è duro amare
in camera c’è freddo
e in fabbrica gli uomini sembrano vermi,
a volte mi sembra che non siano esseri umani quelli là
ma solo camici vaganti,
va’, sono un po’ pazza, un po’ infreddolita
forse la partenza
forse quel bicchiere,
suvvia, dammi una sigaretta
domani ne avrai un’altra
un bicchiere di troppo sicuramente,
e sul luogo che aspira la nebbia diranno:
“A quella lì piace vagare”,
certo a me piace vagare nella città vuota
e fermarmi qualche notte sotto un ponte
per sentirmi morire pensando a te,
a volte mi riscalda un bicchiere
anche se lo stomaco è vuoto
il cuore inerte
e la tua lettera in mano,
domani mi sorrideranno in tanti
qualcuno mi schiaffeggerà
forse qualche proposta
e la sera col mio pezzo di pane e una coperta,
beh, è forse quel bicchiere”
e la vedo allontanarsi stretta nel suo freddo
e nell’abito un po’ bucato,
in un angolo qualcuno vede il vagone sparire
oltre l’orizzonte
e oltre l’orizzonte non sono andato nei miei voli.

 

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0 recensioni:

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22 commenti:

  • Grazia Denaro il 19/04/2012 15:16
    A distanza di anni sempre attuale il problema delle donne emigrate ed emarginate, una poesia scritta col cuore, apprezzata!
  • Anonimo il 19/04/2011 11:26
    Mentre scrivi il tuo cuore scrive con te... MERAVILGIOSA
  • Marcello De Tullio il 22/02/2011 20:11
    Questi tuoi versi mi hanno commosso moltissimo, io, dato che mio padre era un funzionario delle ferrovie italiane venne trasferito a Chiasso e con lui tutti noi. Io ho visto con i miei occhi i veri emigranti con le famose valigie di cartone legate con lo spago perchè pesanti e piene dei loro sogni e speranze e qualche derrata del loro paese perchè arrivando qui trovavano l'incognito. Lontani dalla Patria, dalle mogli e dai figli sacrificandosi ed io nei loro occhi leggevo la solitudine e la speranza di una vita migliore. Non si deveno dimenticare mai perchè loro hanno contribuito alla crescita di una nazione, e molti sono morti, in miniere, in gallerie, sulle strade ma nelle loro mani stringevano o una pala o un piccone e una fotografia dei loro cari. Complimenti i tuoi scritti sono sempre pieni di vero sentimento.
  • grazia savonelli il 22/02/2011 19:56
    quanta disperazione e nello stesso tempo forza d'animo nell 'emigrata -
    come rispecchiano la realtà questi versi, complimenti
  • Aedo il 22/06/2009 23:51
    Nella mia poesia, scritta un po' di tempo fa, ma per me sempre attuale, mi son voluto mettere dalla parte delle donne, immaginando quello che può soffrire una donna emigrata: oltre ai disagi ovvi, anche il fatto discriminatorio. "I camici vaganti" sono riferiti a quegli uomini privi di scrupoli, che continuano a deridere e sfruttare le donne che soffrono. Sì, possono essere identificati come automi privi di anima... Ti ringrazio per il tuo bellissimo commento.
    Ciao
  • Linda Tonello il 22/06/2009 22:12
    Grazie la tua poesia fa riflettere. Mi piace molto la comparazione degli uomini con i "camici vaganti", simbolo di una società disumana che ci vuole far apparire come numeri o zombie...
  • Anonimo il 28/04/2009 13:41
    Leggera.
  • Aedo il 18/03/2009 22:40
    Le tue interpretazioni, Ugo, sono sempre appropriate e ben articolate. Grazie!
  • Ugo Mastrogiovanni il 18/03/2009 16:33
    Non è facile a noi umani giudicare razionalmente la propria condizione, immaginano quanto più difficile sia valutare e soppesare l’altrui! Sta di fatto che spesso si ci mette di mezzo l’egoismo, che non manca mai, e allora si rischia di usare male i nostri sentimenti più puri. Con ritmo sofferto e rapidità di successione il contenuto di questi versi ha saputo ben sviscerare il problema.
  • Aedo il 05/02/2009 12:01
    Sono felice che la mia poesia ti sia piaciuta. Ti auguro una bella giornata.
    Un abbraccio
  • terry Deleo il 05/02/2009 00:27
    Un'anima sensibile come la tua non poteva scrivere versi più belli per un argomento così importante cui tutti dovremmo riflettere.
    Bravo Ignazio
    terry
  • Aedo il 08/01/2009 18:09
    Grazie, Anna e Marcello, delle vostre bellissime parole di commento.
  • Marcello De Tullio il 08/01/2009 13:06
    Molto bella e piena di una immensa sensibilità
  • Dolce Sorriso il 06/01/2009 00:56
    dolce e sensibile
    un applauso
  • Aedo il 28/12/2008 23:19
    Grazie, Anna, della tua presenza affettuosa.
    Ti abbraccio
  • Anna G. Mormina il 28/12/2008 21:41
    “Non è possibile andare avanti così..."
    ... quanta povera gente in queste condizioni... tanto da riflettere!... molto bella!... ti abbraccio!
  • Vincenzo Capitanucci il 28/12/2008 05:20
    E'... durissimo amare... quando in camera c'è un freddo... devastante...

    Complimenti... Ignis... poesie necessarie come il Pane...
  • Aedo il 27/12/2008 23:22
    È vero, Cinzia: a volte non si vuole guardare chi soffre. ma voltarsi dall'altra parte e chiudere gli occhi non sempre sarà possibile, almeno sino a quando ci saranno persone sensibili come te, pronte a comprendere e a tendere una mano.
    Un bacio
  • Aedo il 27/12/2008 23:20
    Grazie, Nicol, delle tue bellissime parole e delle profonde considerazioni, dettate sempre da una sensibilità raffinatissima e da un sentire compartecipe.
    Ti abbraccio
  • Cinzia Gargiulo il 27/12/2008 22:43
    È più comodo non vedere così non si deve agire e l'agire è impegnativo...
    Una poesia profonda che induce a riflettere e interrogare le nostre coscienze.
    Molto bravo Ignazio.
    Un bacio...
  • nicoletta spina il 27/12/2008 22:23
    C'è chi non vuole vedere, e se guarda non vuole pensare o agire.
    Tu, dolce uomo e poeta hai descritto una condizione difficile e dura, e con questi versi mi induci a riflettere e condividere. Ti ammiro e ti abbraccio
  • Aedo il 27/12/2008 17:40
    Grazie infinite, Sophie e Aurora. I vostri commenti sono veramente molto stimolanti e mi danno una grande gratificazione.
    Un caro saluto

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