Sole pallido,
timoroso,
vento muto,
ossequioso
silenzio.
Letto sfatto
intrinseco di sudore
doloroso
e lacerante,
odori di pianto.
I Tuoi occhi,
un cielo azzurro
che non vedrò più,
fissi nel vuoto
che ora
mi penetra nel fianco
e sarà per sempre
nel mio cuore.
Sorriso bianco
assente,
labbra socchiuse
come per l'ultimo saluto
che non sentirò mai,
mano tesa,
aperta
che ha lasciato la presa.
Muro caldo
ottuso,
indifferente
respinge i miei pugni di rabbia,
stanco
bacio la tua fonte
fredda,
sfioro i Tuoi occhi ormai spenti:
"Non è un addio
solo un arrivederci
Papino".