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s. o. s.

E scendono... lenti, avanzano,
nell’aria di una finita primavera
come fiocchi di tiepida neve
i giorni quasi uguali
di un viaggio incompiuto.
Eppure vado... e ci sei Tu,
con le tue distanze,
coi tuoi custoditi misteri...,
che non conosco e vivo.
Ti parlo... e mi ascolti,
Ti parlo... e non mi senti;
e come un’ultima preghiera
mi muore in gola...,
""aiutami a distruggerti, che io non posso!"".

 

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4 commenti:

  • Anonimo il 05/01/2009 16:06
    che dire... un nodo in gola annuncia un emozione..
    Aurora
  • ANNA MARIA CONSOLO il 05/01/2009 14:58
    Ma come fanno i poeti a penetrare nell'intimo dell'intimo di ogni anima, rovistando nella propria? Se solo chi ci stesse accanto si fermasse ad ascoltare... ci struggerebbe e si farebbe struggere! Grazie Marcello
  • Donato Delfin8 il 05/01/2009 10:29
    STUPENDA!! e' esattamente questo quello che si sente e si pensa in quelle circostanze. grazie a presto
  • Vincenzo Capitanucci il 05/01/2009 08:00
    L'incomunicabilità... crea il muro... di questo viaggio incompiuto... distruggerti... per distruggermi...
    Cade lentamente... un fiocco di neve... di giorni uguali... basterebbe che le tue due mani lo raccogliessero... in coppa... per far tornare.. la primavera.. in Cuore di coppia...
    Bellissima... nel suo disperato bisogno di essere Amato.. in Amore... una morte in gola...

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