Cos’ è che trasforma
ogni profumo nel suo profumo?
Cos’ è che trasforma ogni suono nella sua voce?
Cosa vibra ora nell’aria
ricordandomi il mio nome scandito da lei?
Perché mi sembra sempre che non arrivi notte,
se sul mio petto non c’è lei,
col suo respiro che mi accarezza la pelle?
Perché se lei è lontana le mie vene sono fredde?
Perché mi sento così solo,
se lo sono sempre stato?
Perché non riesco ora a coniugare
verbi che mi erano familiari?
“Proteggere, amare, convivere,
pregare”.
Perché la gente mi chiede dove sono finito
e io non so rispondere?
Perché la mia voce d’ Oriente
non mi consiglia più?
Ogni mio gesto rievoca lei,
e se sento le corde di quel piano
il mio cuore si ferma e torna al tempo
in cui le mie guance erano lisce,
troppo lisce per convincerla,
ma buone almeno a farla innamorare.
Voce d’ Oriente, guidami tu.
Tu, perché è da Oriente che io cammino.
Ed è a Oriente che affido i miei pensieri.
Dove nasce ogni nuovo giorno,
perché domani il mio giorno sia con lei
e che la mia nuova notte
la veda di nuovo sul mio petto.
E non finisca più.