Le stringi per dire chi sei.
Le apri offrendo un aiuto.
Le inanelli per benedire un amore.
Le agiti per salutare,
per poco o per sempre.
Le bagni del tuo sangue
o del tuo sudore.
Conoscono Dio e Ne sono
strumento.
Accarezzano tuo figlio
e la donna che te l’ha donato.
Le trasmettono affetto,
rabbia e preoccupazione.
Non lasciare che
queste tue mani
mutino in strumenti di violenza.
Mai conoscano la vendetta,
ne’ mai l’altrui sangue,
se non per curar ferite.
Le tue mani,
ricorda,
sono anche lo strumento
del tuo mondo.
Dipende anche da loro
se vivrai in pace,
o morirai in guerra.
Le tue mani, amico mio,
sono le mie.