È giunta.
Dopo tanti annunci e lontanissimi boati.
I carri mangiano i nostri terreni,
e le nostre dimore.
La morte.
Totale.
Annunciata.
Spietata.
E ora li puoi vedere i corvi
attendere i nostri rantoli,
volteggiando sui labari gonfi
di venti di guerra.
È inutile salvare le donne e i bambini,
non avrebbero comunque un domani.
Non v’è domani nell’Ade,
dove l’unica speranza
è che la Bestia si dimentichi di te,
lasciandoti vagare sì all’infinito,
ma senza infierire
sui tuoi stracci di corpo.
Inutile pregare per la tua pelle,
di essa nulla resterà,
le scimmie danzeranno
sulle ossa tue e su quelle dei tuoi figli
e le colonne dei templi piegheranno,
d’innanzi all’ingordigia dell’uomo.