Percorro con lo lo sguardo l'orizzonte,
dove il cielo col mare si confonde;
è tutto calmo e s'ode la risacca,
il ridere delle schiumose onde.
Vele lontane gonfie di vento
solcano l'acqua altere ed eleganti;
escono i pescatori e vanno al largo
su barchette leggere e beccheggianti.
Poderosi e silenti sopra i flutti
si stagliano, severi guardiani,
i faraglioni dalla pietra scura,
sorvolati da candidi gabbiani.
Banchi di alghe qui vicino a riva
offrono al sole ondeggianti danze,
danno riparo a ricci e pesciolini,
vive nell'aria lasciano fragranze.
È un quadro, una melodica poesia,
che non mi stanco mai d'assaporare;
un prodigio che solo la Natura,
potenza misteriosa, sa operare.