"Come stai?"
Nonostante, le tue sofferenze,
mi chiedi ancora, mamma,
come io stia.
Rispondo: "Così, così..."
In realtà, infida gente,
vìola nell'ombra ogni giorno...
Il mio cuore,
la mia mente,
il mio nome,
la mia brama di pace,
la mia brama di affetti;
non te ne parlerò
perché tu, mamma,
stai male.
Io vorrei gridare
per le strade, per le vie del mondo,
il mio dolore
so che molta gente
non mi capirebbe,
non mi darebbe solidarietà.
Forse, tra gli umili
qualcuno vorrebbe aiutarmi,
ma poi, si volgerebbe indietro
perché, è risaputo che
i pesci piccoli sono divorati
da quelli grandi.
Festività...
Che voglia di famiglia!!!
Auguri, mamma
che eroina sei,
ma, ampolla, anche,
di puro cristallo
che lacrime contiene
e sei un implume pulcino
che chiede amore, calore,
ma trova intorno gli avvoltoi.
Auguri, madre;
spero che tu stia bene
un giorno, avevi uno sguardo
limpido e sereno
e ti chiamavo occhi "stellanti"
e rosee braccia avevi
per aggrapparti alla vita.
Oh, santa Vergine
dal diafano volto,
fa che i suoi occhi
ritornino "stellanti"
e le sue guance rosee,
umide le secche labbra
e le sue mani diventino
morbide per toccare
la vita e viverla.