Ti ho inebriato col mio profumo
e tu,
mi hai sollevata dal giardino,
come un bocciolo di rosa
radioso e fiero,
inumidito da gentil rugiada.
Mi abbandonai serenamente
fra le tue mani ardenti e caste,
pensai,
poiché dolce era il tuo respiro.
Tra i fiori, io, l’elevata,
ma,
breve fu il momento,
giusto il lasso di una tua
trepidazione
e,
lo zelo a nuovo bocciolo.
Ora guardami, ti prego!
Sono rosa recisa
che per mano tua è sfiorita.
Mira il frutto del tuo taglio:
un gambo rinsecchito
coi petali avvizziti
e…
foglie inaridite