Seduto in una sedia, dietro la finestra
guardi i rami di un'albero, sballottati dal vento
prendi la penna, e il tuo blocco note
cominci a disegnare ghirigori
strane linee, che non hanno senso
per te però c'è l'hanno, sono certo
d'un tratto scoppi a ridere, come un bambino
ti alzi dalla sedia saltellando
ti guardo rassegnato, prendo un bicchiere
sei stato bravo Giovanni
prendi, è l'ora della medicina.