La guerra impasta gli uomini di cose.
Hanno sofferto nella carne
lo strazio dei tronchi divelti
dalla granata.
L'anima diventa triste e pesante
nelle rotaie del fango
della retrovia.
I cuori sussultano premuti
contro la terra scavata di fresco
nel fragore della rabbia metallica.
Abbarbicati alla terra
al macigno
alla vita
con le mani artigliate dei morti.
La mano amica
che nell'inferno ha teso
da bere in silenzio
è tutt'uno col ramo d'ombra
nell'ora di sosta.
Nel ricordo s'affacciano sempre
uomini taciturni
fra cose eloquenti