Tra mille spighe di un campo dorato
spuntano timidi i papaveri in fiore.
Si agitano molto se spinti dal vento
e seguono tutti il ritmo del tempo.
Il petalo è ampio, sottile, caldo e accogliente,
come guancia rossa, sfiorata dal sole rovente.
Sorridono al cielo e sospirano piano,
ma il loro profumo si sparge lontano
perdendosi dentro l’odore del grano.
A volte, quando la pioggia interviene,
l’esile stelo a fatica sostiene
il peso del cielo che è sopra la gente,
ma é forte il papavero e fa finta di niente,
aspetta sicuro che torni il sereno
perché già intravede l’arcobaleno.
Chi si ferma a guardare un campo dorato,
si emoziona e piange dopo avere notato
ogni stelo che porta la propria corolla
e che fa apparire la vita più bella,
poiché non c’è nulla come un esile fiore
che ti faccia pensare alla mamma e al suo cuore.