Giungle devastate
in fiamme
deserti
asfissiati
le tue trecce
s’incendiano
mentre corri
in un sole di fuoco
impazzito
in un odore
pregnante
di morte
al napalm
il tuo seno
Bambino
non sarà
mai donna
io guardo
rinchiuso
esposto
alla gogna
nel lampione
squartato
dalle mie fameliche ombre
in una confortevole
impotente
Via cittadina