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Ode alla Palla

Palla, che sei linea e materia,
corpo dei sogni di ogni bambino,
qualcuno ti creò come acqua primordiale,
e tu da allora rotoli come neve,
rimbalzi come luce
nei sorrisi vergini di tutti.
Tu possiedi la perfezione
della forma e del gioco,
sei la mancanza che colma
l’anima cercatrice dell’Uomo,
sei minima e incomprensibile,
tu nascondi il segreto delle Cose,
ai puri doni l’intuizione
dell'effigie della gaiezza.
Nostra semplice amica,
unica e primigenia,
necessaria e immanente,
tu parli il linguaggio del cuore
e dell’Universo,
ci comprendi come nessuno
e ci guardi rasserenante
con la tua fissità
immobile,
rotonda,
nuda
e amorevole
quando discreta scorgi
sulla terra del nostro Io
lo spuntare umido e interrogativo
del virgulto nascente d’una lacrima,
e il tuo silenzio spensierato
ci dà sempre il giusto consiglio.
Ed è per tutto questo
che di te ci fidiamo,
che t'amiamo giocandoti,
e che giocando e amandoti
rimarremo per te
Bambini
Sempre.

 

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4 commenti:

  • augusto villa il 24/04/2009 23:50
    La palla... oh... sisì... La compagna di giochi di ogni bambino... Eh sì... meritava un'ode in suo onore... e tu l'hai scritta.. Bravo!
    Piaciuta!!!
  • Vincenzo Capitanucci il 25/01/2009 04:23
    Grazie a Te... poteva essere anche l'essere Palla del mitico Platone... di quel essere diviso in due... tante sono le le letture... quando un poesia vola così in Alto...

    Rinnovo... il mio Splendida...
  • Francesco il 25/01/2009 02:11
    Grazie!
    Non avevo mai pensato all'associazione con la dea Pallade, che non era nelle mie intenzioni durante la composizione, ma mi piacciono i commenti che in qualche modo arricchiscono il senso di qualcosa, o che comunque danno un nuovo spunto, una nuova interpretazione, ci pongono di fronte a una nuova riflessione, a un interrogativo, a un percorso inesplorato del tutto o ancora non interamente cognito.
  • Vincenzo Capitanucci il 25/01/2009 00:00
    La Dea Palla-de... fra i tuoi seni vergini... rimarremo bambini...

    Splendida... Francesco...

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