Palla, che sei linea e materia,
corpo dei sogni di ogni bambino,
qualcuno ti creò come acqua primordiale,
e tu da allora rotoli come neve,
rimbalzi come luce
nei sorrisi vergini di tutti.
Tu possiedi la perfezione
della forma e del gioco,
sei la mancanza che colma
l’anima cercatrice dell’Uomo,
sei minima e incomprensibile,
tu nascondi il segreto delle Cose,
ai puri doni l’intuizione
dell'effigie della gaiezza.
Nostra semplice amica,
unica e primigenia,
necessaria e immanente,
tu parli il linguaggio del cuore
e dell’Universo,
ci comprendi come nessuno
e ci guardi rasserenante
con la tua fissità
immobile,
rotonda,
nuda
e amorevole
quando discreta scorgi
sulla terra del nostro Io
lo spuntare umido e interrogativo
del virgulto nascente d’una lacrima,
e il tuo silenzio spensierato
ci dà sempre il giusto consiglio.
Ed è per tutto questo
che di te ci fidiamo,
che t'amiamo giocandoti,
e che giocando e amandoti
rimarremo per te
Bambini
Sempre.