Camminando da solo per l’amare
vie d’un cinereo verno, e stanco, e algente,
ti ripensai. E ratto un Che, e fuggente
mi colse, mi rapì; mi mosse al mare.
Delle tue rilucenti iridi e care
avea esso il color, vago e struggente;
Ivi il gentil tuo volto ed orïente
mi sorridea: e mi fea sospirare.
Tutto nel tempo mi trasse incantato
in ch’io per te d’amore caddi vinto.
Mai quell’amor ti dissi. E il dolce manto
mai delle labbra tue sfiorai, piegato
dal tuo certo noler. Ma adesso è estinto
quel tempo: e di te sempre avrò il rimpianto.