Dolcissimo
voluttuoso
è
il beato canto
sceso a valle
dai crepacci della ragione
in soffici
leggere piume
di leggiadro velluto
volate via
sfuggite
per incanto
dai ghiacciai
sempiterni
della mente
sciolti
da un semplice raggio
di Sole
umili ruscelli
di luce
scorrono
teneramente
belanti
in Pecorelle
bianche
Ondeggianti
a gioiosa pioggia
su un verde prato
divinamente
fluttuante
perdendosi
in Amore
a brucare
appassionatamente
fra fiori
silenziosi
cullati
da un vento
arcobaleno
l’Anima
in Un’alba rosseggiante