E arrivo
da mie lontananze siderali.
T' incontro ancora,
o misterioso Dio,
che stai racchiuso
in Ostia consacrata.
Tu, in immensità d' amore,
ti doni a noi.
Candore di gigli
Ti circonda tenue.
Bianca tovaglia
Ti sostiene.
Da lampade accese
sorride tenue luce.
Dentro mi farfuglia
tumulto di pensieri.
Ma ecco,
il tuo silenzio ineffabile
mi afferra con luce di pace.
Ora festoso m' inonda
tintinnio di gioia.