Dolce lieve a volte caldo
Tu da lontano giungi
E a noi porti odori
Pianti e dolori
Ma spesso ciò che ti chiediamo
Tu non ci dai
Io ti chiedo di portar dolcemente
Alle orecchie del più potente
Queste parole.
O tu che il mondo domini
Tu che puoi fermare
La fame nel mondo
Tu che se vuoi quando
Puoi ferma la cattiveria che sta
Distruggendo i più deboli
Ma come si può non vedere
Dal alto del posto che tu presidi
Mi domando.
Mio Dio grande e immenso
Perche io penso
Tu con la tua mano
Non levi l’insano
E lasci pascere la prole
A te giusta
Quella fatta della stessa tua pasta
Cosi che questo mondo più non cessi
E che l’aria odori di purezza
E il vento impetuoso torni ad essere una calda brezza
A te Signore io mando il mio vento
Quello che le mie labbra ha sfiorato
E ti prego ascoltalo
Perche ti porta la voce della mia essenza
A te alla tua saggezza.