Perlacei raggi di arcano splendore
obliviano questo mio tempo.
Resto nel sogno
e assuefatta da una nera meretrice
lascio che la magia di una strana danza
si impossessi di me.
(da ogni parte,
sento il peso incessante di eterne e vane parole
dette per compensare umori, isterismi e paranoie)
e la sopravvivenza avanza,
e la sopportazione evince la mente,
e forse credo di sottomettermi al tempo
rifugiandomi nel caos.