Non ho risposto alle tue lettere
Osservo spesso
quelle buste ancora chiuse
sopra la mia scrivania
così,
una sopra all’altra.
Mi viene da ridere
- perché non so piangere -
all’idea di quanto inchiostro sprecato;
quella tua mano sottile, esausta.
Riga dopo riga
la mia calligrafia,
sfibrata,
si deturpa.
Senza difetti, all’avvio;
quasi illeggibile,
verso la conclusione
Come il mio amore
stanco e consumato
che non sa nemmeno più leggere