Ingiusta la vita è stata
anche con te come per tanti
che solcano questa terra
senza miti premi o gloria,
ma ancor meno i più
senza acqua e pane.
Negata anche la mano sul cuore
a nutrire l'anima
negati
anche i cieli azzurri.
Un pensiero ancora una volta
è per te
padre mio che sei stato,
l'istante d'un ricordo
va alla tua mano
che uno schiaffo voleva dare
l'amore grande
l'ha poi rallentato
verso me figlia e la tua vita,
che lezione
è stata ora a ripensare
che uomo semplice e forte.
Le rabbie tue nascoste non trattenevi,
ma poi ancora amore
per la vita continuavi a dare,
quanti sacrifici spargevi intorno.
Poi un giorno li ho colti
tutti insieme avvolti
legati in un bel fagotto
che dietro ora mi porto.
Un silenzioso grido di dolore
timida stretta d'ultimo saluto
sulla mia mano
chiusi quegli occhi tuoi
che solo puliti e sinceri erano,
come il tempo passato qui
in questo fitto mondo
che di regali non te ne ha
mai dati.
Quanta rabbia
pianto masticato
nella mia bocca ho trattenuto,
trasformato poi
in un amore eterno,
quello si penso
ti sia stato poi donato.
Solo così trova pace
il mio bisogno
di giustizia
per quelli che come te
padre mio
nessun ha mai ascoltato.
Questo è il mio sentirti
questo è il testamento che mi hai lasciato:
rispetto per la vita
credere
nell'amore soltanto.