Rantoli di insana follia
si contendono le mani affrante dal tempo.
Si tendono, contorcendosi,
quasi fossero resti senza vita
di un passato mai dimenticato.
E ritorna
e scava
e riempie l'anima di inutili lacrime
ancora non versate..
forse per paura che possano essere
le ultime rimaste.
.. forse il senso è la costante paura di assuefarsi al tempo.. il peso dei ricordi ci dilania l'anima ma ci rende vivi, ci illumina gli occhi, ci mette in costante rapporto con il nostro essere.. la paura è l'abitudine.. la noia.. il vuoto...
Molto bella! una frase che puo' rappresentare il senso della tua poesia è " grida e continua a gridare ma soltanto contro di se'..."
Anonimo il 06/02/2009 14:32
È spaventosamente angosciante, ma molto bella!
Hai reso perfettamente quello che può essere 'sentimento'.
Ma non temere anima (e qui perdonate l'ironia): le lacrime tendono a riprodursi sempre e sempre, anche quando credi che la fonte sia esaurita, allora eccole, riemergere, sgorgare, moltiplicarsi nel tentativo di farti affogare.
Il tempo mi strozza in tutti i miei Fari... sentendo di entrare in un ciclo di me stesso... resti di vita... dove il tutto sarà rimesso in gioco... dove tutto sarà vinto o perso... in un sentimento di leggera paura...
Si... il lupo bianco è alle porte nere... del Cielo...