Ho incontrato
una bimbetta
una vera piaghetta
quando giochiamo a canasta
in un grande canestro d’aste mondiali
bariamo sempre un po’
ci mondiamo le ali
leggendoci le carte di un destino diverso
creativamente
commentiamo
in versi
tutti i fatti della nostra vita universale
Lei
ne combina di tutti i colori nell’attimo di un baleno
quante sono le luci del suo splendido arcobaleno
Poi diventa triste
ansiosa
pentita
delle sue incoscienti innocenti marachelle
Per farla ridere un po’
rubo caramelle nelle tasche dell’innocenza
divento per lei un piccolo giornalino di Gian burrasca
nella mia orgogliosa ruota occhialuta di pavone
mettendo a scompiglio
i fiori già scompigliati del mio naturale giardino
ma sento già nell’aria fredda
di una finestra aperta
l’arrivo d’una grande burrasca
è tardi
Amica mia
meglio mangiare in fretta
volano già via le tende in veli
un po’ di saporiti spaghetti bianchi
in fili d’anima salienti
riti
viventi
accesi
con un po’ di salsa tonica al pomodoro
È la nostra pappa di frumento in oro
servita concretamente
nel fragile calice di un duro papavero
evanescente
dal bianco al rosso mattone
prima di darci una buona notte
di sogni sognanti
estremamente liberi
nel l’oro volare