Ti amo di un amore primitivo
che a volte non mi dà respiro.
Ti amo coll’argot del mio cuore
e per questo, a volte, ne sto male.
Ti amo dentro un verso che nasce,
così… improvvisamente,
come un senso che s’accende e…
e, poi… si spegne.
Sopra un foglio incontaminato
indelebile e immortale
là, ti amo,
nell’attesa di un tuo erotico cercare
e nell’impeto di un estremo riscoprire.
Ti amo, di un amor che non so spiegare,
mille bocche insieme lo vorrebbero gridare,
ma giace il mio ti amo,
sopra un foglio inerme,
in eterno,
ed è là,
che io ti amo.