Berrò
con consumata avidità
le piccole perle
che orneranno la tua pelle;
... in ogni dove!.
Sui bordi roventi
dell’ansimante bocca,
sulle palpebre socchiuse
degli occhi increduli,
sulla scottante fronte
che agita la chioma.
E non risparmio, certo
le delicate dune del tuo seno...,
pulsanti e ferite
da un impetuoso Ghibli;
e il ventre..., mai sazio e pronto,
per un nuovo volo.
Roca e felice, urla la tua voce:
""Non ti fermare, Amore, non ti fermare
... il cielo è vicino"".