Mi guardi,
con i tuoi occhi castano-verdi:
ti illumini se sono felice,
ti innervosisci se sono triste,
ma so che in fondo tu mi vuoi bene,
le tue ciglia, da bimbo
custodiscono, insieme alle mie
un segreto: un sogno in cui credevamo
quel sogno, talvolta,
diventa una piccola lacrima.
Ascolto la tua voce:
è calda, gentile,
infonde sicurezza
ammiro le tue braccia,
forti, che infondono coraggio
ritornano i momenti,
vissuti da fidanzati:
tu mi portavi in montagna;
ci tenevamo per mano e,
piano, piano,
abbiamo scalato la Jungfrau
o se la Jungfrau non era,
era sempre una rispettabile
montagna. Ridiscesi,
mi cingevi la vita:
mi dicevi: "Ascolta
il silenzio della natura."
Era un silenzio
che niente aveva d'assoluto:
era fatto di sussurri,
brusii, fronde cascanti
su un grande lago e,
leggermente mosse
da padre vento.
Tanti auguri a noi,
Amore mio.