Ho avvistato un condor
intento a planare sopra stagni affollati di parole clonate,
senza l'aura splendente di un cigno,
e gli ho gridato di continuar sereno il suo volo,
seguendo la coraggiosa rotta del cuore.
Ho scorto un latteo gelsomino
ad ammirare triste il viola di un iris sfrontato e chiassoso,
e gli ho suggerito di ignorare i miraggi del nulla,
e d'esser vivo nel suo intenso, raro, profumo.
Ho intravisto una farfalla solitaria
tentennare in volo, alla ricerca del suo Fiore dolce e gentile,
e le ho spiegato che, in amore, quando l'alba cessa di baciarti,
il tramonto ti trattiene con sè, per non lasciarti annegare nella notte.
Ho visto un bimbo scalare una quercia,
per cercar di toccare il Sole,
e l'ho implorato di aspettarmi la sera
per salir con lui sul monte più alto, e sfiorar sorridenti la Luna...