Dall’ombra dell’anima
in cui mi rifugio
protendo le mani,
carezzo il tuo volto,
le avide labbra
che sanno di frutto odoroso.
Catturo il respiro,
ne fa sua prigione il mio petto.
Insinuo le dita
sfiorando i capelli di seta leggera,
indugia la mano a lungo tra essi:
ne traggo infantili dolcezze.
Ti stringo al mio petto:
" Abbracciami ancora…"
Non basta il mio tempo
a sentirti anche solo il sapore.
Un fremito forte percorre il mio corpo,
lo scuote, schiudendolo a te.
Mi fisso al tuo sguardo,
ne attingo un sorso di vita.