Il lungo molo
lambito dal mare,
due ombre
baciate dal tramonto
stagliate contro il vento
che ancora tentava
di strapparti a me
- spacciandosi per dolce brezza -
che trasportando
i tuoi chiari capelli al cielo
osava tentar di rubarmi
da sotto le ciocche
la tua grazia innocente.
Dolorose le lacrime
che bruciavano la pelle
sul tuo viso insicuro
protetto dalle mie braccia
che nulla di ciò che è tuo
vogliono regalare al mondo.
Affogando nel mio abbraccio
riversi all'acqua
delle tue onde
- che musicano il mio 'ti amo' -
la fragile forza
del nostro amore
che mai donerà alla distanza
la volontà di distruggerci.