Gli stracci aspettavano mesti
In un angolo contraffatto
Aspettavano astenici di polvere
E combattevano i suoni
Azzittendoli
Ma picchiarono forte sulla porta
E gli ossi nelle tasche tintinnarono al sole
Rivoli di bosco si appesantirono in gocce d’ambra cruda
E la maniglia aprì l’istante
Alla solitudine del foglio
Il cospetto non bastò
Nel contraccambiare la visita distinta ed elegante
Combinò forse spiccate gestazioni sceniche
E mostrò la campana sul punto di stonare
Indecise
Falangi di cotone
Tessero la munta conica e complice
Nel buio totale il fremito
Sentì la presa
E disegnò sé stesso
Macchiandosi di bianco…