Sobborghi,
vicoli bui, luoghi angusti,
storie senza senso.
Io burattino senza fili,
mi muovo a passo lento.
Ritmi come danze ripetute,
gesti confusi,
stanco del mio tempo penso.
Stretto in un pugno ho conservato un sogno,
ricopro i miei passi d'ansia e d'orgoglio,
se apro la mano comincia l'impegno,
riprendo la tela ed in quel punto già fermo,
inizio una strada di verde colore,
la luce il bagliore il distacco terreno,
mi aggrappo, li tengo a me stretto i ricordi
li copro di velo.
Un uomo solo che guarda se stesso
con intorno il silenzio e l'immenso deserto,
a te parlo mio cuore,
abbandono i sobborghi
e da oggi smetto!