I tempi sofferti che eri, io,
dormivo sonni sereni, ora sogno,
il volto coperto di ricordi
nelle notti scontenti.
La casa nella valle col duro
letto, il sonno della stalla
ed il pupo al petto.
Sei culla o mamma di gioie e
pianti, nel cuore, la fiamma
dell' amore non si spegne;
ti aspetta al ritorno, premurosa
di coccole ti vizia,
vedi... non vedi, è giorno!
Ci manca, l'aspetti, più non è.
Ora accesa la lampada... vedi,
perché non vedi più, luci accese!