Turgido... silenzio!
La stanza colma
di gemiti e baci
aromi e profumi
del nostro respiro errante,
che si cerca
inseguendo un abusivo raggio di luna.
Saettante passione
ciocche umide sul viso,
occhi accesi di voglia e lussuria,
una lacrima di desiderio
è passione...,
come acido puro
prende e corrode le viscere;
impaziente... costruisce
visi sconvolti d'orgasmo
onde di piacere.
Ci nutriamo avidi
nei canali del sangue,
osservandoci ad attimi,
addolorate tempie, pulsanti
per poi tornare al fiero pasto.
Una mano carpisce la pelle
di umido calore vestita
e si fonde... consapevole,
alla morsa liberata
da ogni pudico ritegno.
Niente freni...!
Le spine diventano emozioni antiche,
dormienti,
esaudiscono immagini gelose
custodite in occhi chiusi
da impauriti giudizi.
E nasce musica...!
Musica incessante, ritmo da incubo.
Ravel ci dirige in questa sinfonia
Bolero infinito
di note mai scritte
e noi, improvvisati violinisti
solisti... d'unisono concerto
sciogliamo il silenzio
in ouverture di luce
e canto d'amore.