Occhi diversi
di trasparente luna
infrangenti quel filo d’ombra
separante due universi sovrapposti in paralleli di Vita e Amore
Ah infrante genti
dalle divine ante del arma-dio chiuse
dove si è installata la morte in un confine di ferita
una faccia dal viso oscuro
dove si separa l’anima dal corpo
in un cambio arpeggiato di cavalli galoppanti
nelle Cariatidi del Tempio
di fanciulle sorridenti sostenenti in lacrime di colonne il Sole
Aurora ancora Tu puoi salvarci
Spuntando
Sbocciando
Sboccando
Sfociando
in Olio
i raggi della tua sorgente in luminoso canto
verso il vaso in basso
in un bocca fiorita da nuove gemme nello scrigno del tuo Cielo terrestre